Oggi, in alternativa alla consueta ricetta del sabato, propongo una tavolozza profumata di formaggi, decorata e accompagnata da piccole prelibatezze. Un vero e proprio percorso di degustazione che vedrà, nel corso dei prossimi mesi, altri stimolanti appuntamenti.
I formaggi possono diventare protagonisti assoluti di un intero pasto e l’abbinamento con i vini e con i tè riserva piacevoli sorprese, a volte piu’ classiche ma spesso sorprendenti, in ogni caso mai banali o scelte distrattamente.
La bellissima varietà e i tratti delicati o incisivi di questo mondo di sapori così eterogenei possono sfumare dal piu’ fresco al piu’ stagionato, da una crosta fiorita a un piccante erborinato.
Presentare un tagliere o un plateau di formaggi necessita piccole ma fondamentali accortezze, criteri piuttosto codificati che permettono di esaltarne al meglio le caratteristiche organolettiche.
L’incontro tra formaggi, miele, confetture, mostarde, frutta, pane non è mai banale.
Facciamo degli esempi.
- Formaggi freschi di capra sono ottimi accompagnati da vari tipi di pane e di grissini, arricchiti da noci, uvetta, cumino, semi di sesamo o di papavero.
- I pecorini di media stagionatura sposano felicemente il miele d’acacia o confetture non troppo dolci e speziate come quella di zucca o di mela cotogna aromatizzate con una puntina di cannella o di vaniglia. E in questo caso, la scelta del vino potrebbe anche ricadere su un Passito o su una vendemmia tardiva.
- Il Castelmagno, con la sua prorompente e inconfondibile aromaticità, potrà essere servito col miele di castagno.
- Vari tipi di formaggi di media stagionatura vengono esaltati dalla freschezza di frutti succulenti come l’uva o le pere.
- I formaggi stagionati possono infine accompagnarsi con sublimi mostarde di frutta o con la frutta secca, noci, nocciole, mandorle.
Sul tagliere che presento oggi ho disposto tre tipi di formaggi seguendo un crescendo di consistenza e attraversando diverse aromaticità ed espressioni gusto-olfattive.
