Eccoci arrivati al piatto di mezzo di questo interessante menù: una tempura di coste di bietole.
La tempura è una frittura giapponese (ma di origine europea) molto delicata e leggera che avvolge pesce, crostacei e verdure senza appesantirle ulteriormente. Normalmente nella pastella è incluso anche un uovo, per dare maggiore spessore, ma in questa versione vegana si sente più il sapore dell’antica ricetta.
Il segreto di tanta croccantezza è lo sbalzo di temperatura tra il pezzo da friggere e l’olio bollente: la pastella si cristallizza non assorbendo ulteriore olio. Per riuscire a mantenere questa caratteristica è importante preparare e mantenere una pastella freddissima: l’utilizzo di acqua da frigo e l’espediente di mettere il contenitore a bagnomaria nel ghiaccio durante le operazioni di frittura aiuteranno al meglio.
Ovviamente come in tutte le fritture: OCCHIO AGLI SCHIZZI!
Ho scelto le coste perché di stagione e per preparare qualcosa di diverso, ma siete liberissimi di usare tutte le verdure, alghe e funghi che vi possano ispirare.
Tra la dolcezza delle coste, la pastella croccante e il sottile gusto speziato del sale al curry assaggiate una tazza di Darjeeling Margaret’s Hope, tè che riuscirà ad armonizzarsi perfettamente tra tutti questi sapori.
Alba propone in abbinamento un Orvieto Classico Superiore vino bianco pieno, affilato di buona struttura, dal marcato sottofondo minerale.
Valeria